...Anche davanti a casa sua c'era un campo tutto giallo quando era bambina. Si poteva correre svelti dietro al vento se il fieno era tagliato corto. C'erano pozzanghere e rospi che saltavano fuori dopo la pioggia. Quell'acqua si poteva anche bere, se si stava attenti a raccogliere solo la parte pulita, senza andare troppo al fondo perché sotto c'era il fango a guastare. Lei aveva accarezzato con la lingua quel sottile strato in superficie e poi l'aveva inghiottito. Leccato più e più volte senza neanche asciugarsi mai la bocca. Sapeva di ghiaccio frizzante grigio e blu, e di tutti i pezzi di cielo che stavano lì distesi a galleggiare. Provò un piacere intenso e primitivo: quello di un animale in libertà che assaggia il cielo e respira la vita.
Chiara Ferrari, Punti di vista in "Confini", Domino edizioni, 2009.