giovedì 31 maggio 2012

"L'asparago che piace va in città" per i terremotati dell'Emilia



Si è pensato a un certo punto di rimandarlo a seguito della giornata di lutto nazionale indetta proprio per lunedì 4. Invece, l'Happy Hour in nome dell'asparago piacentino, dalle 18.30 sotto i portici di Palazzo Gotico a Piacenza, sarà un'occasione non solo per assaggiare prelibatezze uniche a base di asparago, ma anche e soprattutto per dare un aiuto concreto alle popolazioni terremotate dell'Emilia. Infatti, il ricavato del biglietto d'ingresso (15 euro) sarà devoluto proprio a loro. 


L'evento chiude la “Rassegna Gastronomica dell’Asparago Piacentino”, la kermesse di successo nata su idea del Consorzio per la Promozione, Sviluppo e Tutela dell’Asparago Piacentino e ha coinvolto trenta ristoranti dislocati un po’ in tutta la provincia, che hanno proposto menu a tema a partire dallo scorso 13 aprile. 
Tra le ricette più gustose: bruschetta con salmone, taleggio di grotta e asparago, mousse di pesci d’acqua dolce con asparagi, coppa affumicata con asparago alla griglia, trippa bianca con asparagi e maggiorana, mousse di grana piacentino e asparagi, bignè con cuore alla crema di asparagi. Vere e proprie “sorprese gastronomiche” preparate dagli chef dei ristoranti: Antica Osteria della Pesa, Antica Osteria del Teatro, Antica Trattoria Da Cattivelli, Caffè Grande, La Colonna, La Fiaschetteria, La Palta, Locanda Il Falco, Maps, Nido del Picchio, Osteria del Trentino, Ristorante Riva. Sette i produttori piacentini del Consorzio Mosaico che portano in piazza il meglio della loro produzione: Baraccone, La Stoppa, La Tosa, Lusenti, Montesissa, Poggiarello, Torre Fornello. 

Nel corso della serata verrà inoltre svelato il vincitore del concorso “Inventa la ricetta e vinci un weekend da sogno nel Piacentino”, aperto a tutti i commensali della rassegna, ma pure ai semplici amanti della buona cucina che hanno inviato una propria ricetta (ovviamente a base di asparago) al Consorzio per la Promozione, Sviluppo e Tutela dell’Asparago Piacentino.
L’iniziativa, nata per valorizzare in modo trasversale tutti i prodotti del territorio vede anche sfiziosi cioccolati con cuore di asparago della famosa pasticceria Falicetto, gelato verde della gelateria Cono d’Oro e i partner Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni, Padana Impianti, Sanitec, Alta Valle, Arredorama, Themalibero laboratorio di eventi.

La serata ha un costo di 15 euro e comprende assaggi di piatti e vini a scelta.
Il ricavato sarà a sostegno delle popolazioni terremotate.



Per info: Consorzio per la Promozione, Sviluppo e Tutela dell’Asparago Piacentino, tel. 0523.46.18.35, www.asparagopiacentino.it

sabato 19 maggio 2012

Piacenza in Autogrill: Ettore Ferri presenta i piatti


Libertà, 18 maggio 2012.

Fino al 2015, in sei punti vendita lungo le due principali direttrici autostradali  (Milano-Bologna e Torino-Brescia) saranno in vendita i prodotti tipici della tradizione piacentina. A presentare i piatti  nell'area ristorante dell'Autogrill Pavesi di Fiorenzuola, è stato Ettore Ferri, allievo di Georges Cogny e proprietario del ristorante La Colonna di San Nicolò: "La cucina piacentina è facile da far apprezzare - ha spiegato il cuoco ai fornelli fin da quando aveva 15 anni - perché è una cucina di nicchia capace di rispecchiare la varietà di tutti i territori limitrofi. Abbiamo ottimi piatti e sapori eccezionali che dobbiamo solo divulgare al meglio, proprio come stiamo facendo, perché la qualità non ci manca". Ettore Ferri, Libertà.
Ettore Ferri presenta i piatti all'Autogrill Pavesi.






Il ristorante offre come antipasti: piatti di salumi piacentini Dop (pancetta, coppa, salame) con torta fritta. Come primi piatti: pisarei e fasò, maccheroni alla bobbiese con sugo di stracotto di manzo, chicche della nonna alla panna e pomodoro, anolini con sugo di stracotto di manzo, tortelli con la coda, panzerotti al forno. Come secondi: coppa arrosto, stracotto al Gutturnio, salame cotto in crosta di pane, arrosto di faraona. Per dessert: buslan, sbricciolina, crostata di prugne e pesche ripiene.

domenica 13 maggio 2012

Torta al limone

Mia madre era a casa, mi stava preparando un dolce. Mentre risalivo saltellando il vialetto d'ingresso mi aprì la porta prima che arrivassi a bussare.
Che ne dici di una seduta di allenamento?, mi chiese, sporgendosi oltre lo stipite della porta. Mi attirò a sé per un abbraccio di benvenuto, stringendomi al grembiule che mi piaceva di più, quello di cotone un po' consumato con coppie di ciliegie disegnate lungo gli orli.
Sul piano di lavoro in cucina aveva preparato gli ingredienti: il sacchetto della farina, la scatola dello zucchero, due uova marroni sistemate sulle scanalature tra le piastrelle. Un panetto giallo di burro che si sfaceva agli spigoli. Una coppetta di vetro con le scorze di limone. Passai in rassegna lo schieramento. Era la settimana del mio nono compleanno, e a scuola era stata una lunga giornata di lezioni di calligrafia, che detestavo, e di protesta in cortile sul conteggio dei punti, e la cucina piena di luce e gli occhi affettuosi di mia madre erano braccia accoglienti, aperte. Ficcai un dito nel sacchetto cerato dei cristalli di zucchero di canna e mormorai sì, magari, sì.

Aimee Bender, L'inconfondibile tristezza della torta al limone, Minimun fax

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