Leggo poco, sono sincero lo ammetto. È che non ho tempo, lo passo praticamente tutto qui, chiuso in cucina a preparare piatti, a pensarne di nuovi e scrivere la ricetta su fogliettini sparsi. D’estate mi concedo il lusso di dedicarmi a un libro e tra i miei autori preferiti c’è Baricco: ho amato molto Questa storia, Oceano Mare, Seta ma anche le raccolte di articoli Barnum e Barnum 2. Però, questo libricino di poesie Come la luna di giorno come la luna di notte di Giusy Càfari Panìco, l’ho letto tutto d’un fiato mentre aspettavo che arrivasse a cottura la crostata appena infilata nel forno. Sono poesie d’amore, talvolta anche un po’ malinconiche, le trovo bellissime, piene di immagini. Alcune più delicate altre dense di visioni potenti, per questo mi hanno fatto pensare alle onde del mare.
Così mi è venuto in mente di chiedere all’autrice (che ringrazio tanto) di prestarmene qualcuna. Le troverete sui vostri tavoli la sera di San Valentino, tra la Carta del menù e quella dei vini. Vi piacerà recitarle a bassa voce, lui a lei o lei a lui, chissà. Forse vi divertirà anche scambiarvele di tavolo in tavolo, leggere quella della coppia seduta di fianco a voi. Magari starete in silenzio emozionati, e farà contenti anche noi sapere che vi sono piaciute e che non dimenticherete il luogo e l’attimo in cui avete condiviso questo dono. Mio padre, l’Ettore, forse sarà imbarazzato, tentennerà, avrà timore a interrompere la vostra lettura o l’atmosfera intima tra voi per chiedervi che cosa prendete di antipasto, o per primo. E la cosa è davvero insolita.
Comunque, vorrei solo che la luce anche piccola di una poesia possa brillare fino in fondo al vostro cuore.
Stefano Ferri