giovedì 22 dicembre 2011

Calendario 2012: grandi chef piacentini per un anno di ricette.



Un anno di buona cucina piacentina con ricette della tradizione e un pizzico di innovazione. Dodici chef, fotografati con i loro piatti, sono i testimonials della cucina d'eccellenza per il Calendario di Piacenza 2012, da un' idea di Consorzio Piacenza Alimentare. Non mancano consigli e tante idee per rendere ancora più speciali queste ricette antiche che sono davvero un patrimonio culturale. Perché la cucina racconta l'arte, la cultura, la storia di un territorio esattamente come i palazzi, i castelli, i monumenti che ne creano il paesaggio e l'identità. Sono la memoria che si rinnova. Così abbiamo la burtleina con coppa, salame e pancetta dop (Betty Bertuzzi), gli anolini in brodo (Marco Piazza), il batù d'oca (Patrizia Dadomo), il trancio di baccalà (Claudio Cesena), i dolci con la crematina alla sbrisolona e frutti di bosco (Graziano Solari); i tortelli (Carla Aradelli), il pesce gatto con i piselli (Daniele Repetti), il millefoglie di patate di Vezzolacca con funghi porcini e tartufo nero della Valdaveto (Maria Teresa Marcotti), la cipolla ripiena di piccola di cavallo con riduzione al gutturnio (Isa Mazzocchi), il collo di cappone ripieno (Graziano Bianchi). In finale il dolce di Filippo Chiappini Dattilo: il Monte bianco orizzontale.
Il calendario si trova in tutte le edicole.


Al mese di marzo Ettore e Stefano Ferri presentano i Pisarei in crema di fagioli borlotti con chips di cotenna. Uno dei piatti più originali e misteriosi della cucina piacentina,  i Pisarei, con quell'ingrediente insolito, il gnocchetto di pane e farina che, se ben fatto e dosato, raddensa con  l'amido il brodo di fagioli rendendo stupefacente e cremoso il piatto.










Ma non abbiamo semplicemente cucinato il piatto - dicono gli chef - con molta cura lo abbiamo preparato per l'obiettivo e anche noi ci siamo divertiti a farci fotografare. Ecco qualche foto del backstage:


Pisarei...
Pisarei in crema di fagioli borlotti con chips di cotenna.